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E’ tempo di prendere coscienza e di reagire alle falsità

Su destra e sinistra ne hanno dette e scritte molte, sono riusciti ad inventarsi anche un “centro” capace di sbilanciarsi per cadere da una parte o dall’altra del …profitto, secondo i dettami del vento mediatico e politico o delle occasioni. In questi ultimi anni, inoltre, abbiamo assistito al risveglio dei media, che con la stampa quotidiana, film, televisione, libri, professori ed intellettuali, si sono messi in mezzo al cammino dei due schieramenti che lottano l’uno contro l’altro per accaparrarsi la supremazia.

La nostra associazione che è sorta nell’agosto del 1996; interviene per dare una chiara notizia in più su ciò che nel frattempo si è andato a formare nelle coscienze italiane, specialmente in quelle giovani che si affacciano o si avvicinano, per la prima volta, alla politica.

Purtroppo la nostra Associazione dalla fine del 2002, non vive più e si è disciolta oramai nei problemi quotidiani della vita; il sottoscritto, ideatore e trascinatore virtuale di presa di coerenza, continua imperterrito a pubblicare, nonostante i costi, il suo punto di vista quanto più possibile di impronta, si spera, molto obiettiva.

Noi riteniamo che “destra” o “sinistra” non vadano confuse con i reazionari, i retrogradi, i nostalgici e tradizionalisti ad oltranza, ma intesa come espressione di chi vuole avanzare consapevole che a problemi nuovi occorrono risposte nuove.

Riteniamo oggi più che mai utile, nel quadro che va delineandosi in Italia e al di là di ogni strumentalizzazione subdolamente imposta da entrambi gli schieramenti, riportare uno schema sintetico a suo tempo stilato da Giuseppe Prezzolini, (1882-1982) che può servire a dare un autentico aiuto concreto per comprendere meglio i valori e le ispirazioni cui le due correnti si riferiscono. Lo schema secondo Noi pone in luce la chiara differenza dei due schieramenti essenzialmente nel modo con il quale loro considerano ed interpretano il cambiamento. E’ necessario meditarci su, se non si vuole restare ancora vittime di una guerra del linguaggio, che ad ogni appuntamento politico, viene sempre riproposto con arguzia ed astuzia da politicanti di turno, comici, giornalisti ed intellettuali.

Il percorso di chi scrive è formato da una lunga e dura vita lavorativa che giunta al traguardo della libertà quotidiana interviene per dare, si spera, un contributo formato da esperienze di vita vissuta dal ’50 ad oggi; passando dagli anni del boom per il ’68, dal twist al pop ed al rock; crescendo nei continui problemi quotidiani di grandi città come Torino e Milano; e che, dopo aver attraversato i vari percorsi obbligati della vita è approdato a Verbania, dove ha voluto dare ancora il proprio contributo per oltre trent’anni in associazioni di vario tipo, volontariato, circoli politici e sindacali; inserendosi in ogni cosa giuridica o no dove fosse possibile partecipare per dare una mano al recupero delle tradizioni, del tessuto sociale e del lavoro per il bene del prossimo e del Paese.